Una volta terminata la scuola superiore, i giovani si trovano di fronte a due scelte: continuare gli studi o fermarsi. In Italia circa il 65% dei neodiplomati decide di iscriversi all’università e molti di loro propendono per una facoltà ingegneristica.
Il termine ingegneria indica l’insieme degli studi e delle tecniche utilizzate per risolvere problemi applicativi e per progettare e realizzare opere di diversa natura. Solitamente l’iscrizione a una facoltà di ingegneria è a numero aperto, ossia chiunque può presentare domanda e intraprendere il percorso di studio ma ci sono università in cui i corsi di laurea in ingegneria sono a numero chiuso, si dovrà quindi sostenere un test d’ingresso e raggiungere un certo punteggio o entrare in graduatoria per poter accedervi. La prova è solitamente composta da domande a risposta multipla su materie come matematica, fisica e chimica (che sono tra le principali materie di studio), su argomenti di logica e di comprensione del testo, sull’attualità, sull’inglese e sulla cultura generale. Ogni Ateneo redige le prove d’ingresso in maniera autonoma, in formato cartaceo oppure tramite applicazioni online.
Il corso di laurea dura solitamente 3 anni (laurea di primo livello) ma la maggioranza dei giovani che arriva al termine del percorso prosegue con una laurea magistrale di altri 2 anni (laurea di secondo livello).
La maggioranza degli studenti di ingegneria è di sesso maschile, ma negli ultimi anni il numero dgli iscritti di sesso femminile è cresciuto molto, sempre più ragazze infatti decidono di iscriversi a corsi di ingegneria, specialmente civile e ambientale.
E’ presente una vasta gamma di scelta:
- Ingegneria gestionale: si occupa dell’organizzazione e della pianificazione della produzione industriale per l’innovazione di prodotti e servizi.
- Ingegneria meccanica: forma futuri professionisti per la produzione, installazione e manutenzione di sistemi e componenti meccanici oltre che a progettare e sviluppare nuovi prodotti.
- Ingegneria informatica: unisce l’ingegneria elettronica e l’informatica per progettare e costruire sistemi informatici per il trattamento dei dati e informazioni.
- Ingegneria elettronica: riguarda lo studio e la creazione di componenti elettronici che sono presenti praticamente in tutte le cose che ci circondano.
- Ingegneria biomedica: mirato all’ambito sanitario, studia, sviluppa e progetta le apparecchiature sanitarie per la pratica clinica e per la ricerca.
- Ingegneria industriale: si occupa della trasformazione delle risorse naturali utilizzando sistemi integrati e automatizzati di gestione dei materiali e dell’energia.
- Ingegneria aerospaziale: tratta tutto ciò che riguarda il cielo e lo spazio, dalla progettazione di nuovi veicoli e alle varie strumentazioni.
- Ingegneria civile: si concentra sulle infrastrutture, sui ponti, sulle strade, sulle grandi opere pubbliche che ci circondano.
- Ingegneria delle costruzioni: fondamentale per l’edilizia.
E poi abbiamo anche ingegneria per l’ambiente, ingegneria chimica, ingegneria fisica, ingegneria elettrica ecc.ecc. Insomma sono veramente tanti i rami in cui si estende. Ogni ateneo infatti decide il/i tipo/i di corsi da offrire.
Le università principali con il maggior numero di bacino di iscritti a ingegneria sono il Politecnico di Milano e il Politecnico di Torino.
Ma quali sono i 3 motivi principali per cui scegliere ingegneria?
Opportunità di lavoro
In Italia il tasso di disoccupazione giovanile si attesta stabilmente oltre la soglia del 30%, il che significa che 1 giovane su 3 sotto i 25 anni non lavora. La laurea in ingegneria è uno dei titoli di studio migliori per trovare lavoro velocemente e non a caso il tasso di disoccupazione tra gli ingegneri è tra i più bassi rispetto a qualsiasi altra figura.
Secondo AlmaLaurea infatti, gli ingegneri sono fra coloro che riescono a trovare più facilmente lavoro dopo la laurea. Spesso accade che grazie alle collaborazioni e a progetti effettuati durante il percorso di studi, lo studente abbia già una posizione che lo aspetta una volta conseguito il titolo. Molti studenti poi sono indirizzati dagli stessi docenti verso determinate aziende o colleghi alla ricerca di specifiche figure.
E’ il lavoro che cerca l’ingegnere, non è più l’ingegnere che va alla ricerca del lavoro. A un anno dalla laurea il 76% degli ingegneri ha un posto di lavoro contro il 54% del totale dei laureati. A tre anni il 91% (contro il 73% del totale) e a cinque anni quasi la totalità degli ingegneri (96%) ha un’occupazione (contro l’86% del totale).
Le due facoltà con il maggior numero di occupati a un anno dalla laurea sono i laureati in ingegneria elettronica e i laureati in ingegneria civile.
L’ingegneria è la laurea universitaria più comune tra i CEO di Fortune 500 (la lista delle 500 imprese statunitensi più importanti). Il 20% di loro dichiara di possedere questa laurea.
Le opportunità di lavoro inoltre possono portare ad esperienze internazionali, alla possibilità di viaggiare ovunque nel mondo, di essere reclutati dalle più importanti aziende mondiali e di entrare in contatto con esperti e professionisti di altri paesi o di partecipare a progetti internazionali. Non è raro infatti che molti esperti del settore vengano mandati in sedi dislocate in tutto il mondo per portare la propria esperienza, risolvere i problemi e arricchire le proprie conoscenze.
Le esperienze all’estero inoltre sono un fattore molto importante nella valutazione di un curriculum da parte dei recruiters.
Stipendio di un ingegnere
Un altro aspetto molto importante è lo stipendio. Chi punta a diventare un ingegnere non può non considerare questo aspetto, l’ingegnere è una delle professioni più pagate al mondo. Secondo Forbes, un tipico stipendio iniziale per un ingegnere chimico appena uscito dagli studi con una laurea si attesta intorno a 50 mila euro. Inoltre un ingegnere può raddoppiare il proprio stipendio con l’ esperienza e corsi di formazione, il mondo dell’ingegnere è infatti in continua evoluzione sia per quanto riguarda le nozioni che l’avvento di nuovi macchinari, strategie, materiali ed è essenziale tenersi aggiornato di anno in anno.
In Italia l’entry level e lo stipendio iniziale di un ingegnere neolaureato è molto superiore alla maggior parte delle altre figure di neolaureati.
Ingegnere uguale successo
Al giorno dopo chiunque abbia il titolo di ingegnere viene visto con rispetto, è considerato una persona che ha molte competenze e ampie conoscenze. Si crede che l’ingegnere possa trovare soluzione a qualsiasi problema, che sia un tipo meticoloso, che non si arrende di fronte alle difficoltà ma che anzi, accetta di buon grado le sfide che sembrano impossibili.
Gli ingegneri possono partire da ultimi della classe e ricoprire posizioni sempre più importanti sino ad arrivare alla figura di CEO per esempio.
Tantissimi degli uomini più ricchi e famosi del mondo hanno una laurea in ingegneria, basti pensare a Jeff Bezos, patron di Amazon, con un patrimonio di oltre 194 miliardi di dollari e una laurea in ingegneria elettrica e informatica.
Conclusioni
Scegliere ingegneria significa essere consapevoli di intraprendere un percorso lungo e faticoso, che richiede costanza nello studio e impegno duraturo.
Ingegneria è famosa per l’alto tasso di studenti fuoricorso e di abbandoni del corso di studi nel biennio. Terminare il percorso nei tempi previsti è diventata una rarità, solo gli studenti più capaci riescono nei limiti descritti.
Diventare ingegnere è molto affascinante, gli imprevisti non saranno più un problema ma verranno viste come sfide, come opportunità per crescere e migliorare. L’ingegnere infatti è uno degli attori principali che modifica il mondo circostante, che cerca di rendere il mondo in cui viviamo, un posto migliore.