Se state siete alla ricerca di ricambi per la vostra auto, meglio ancora se originali, probabilmente avete qualche problema di natura meccanica da risolvere. La buona notizia, se così si può dire, è che non siete soli.
Le vetture moderne hanno raggiunto buoni livelli di affidabilità. Con l’uso tuttavia, e i più maligni potrebbero tirare in ballo la neppure tanto misteriosa obsolescenza programmata, anche le auto moderne si usurano.
Il rischio di guasti e malfunzionamenti è sempre in agguato, e criticità più o meno serie possono interessare indistintamente componenti meccaniche o elettroniche. Alcune parti sono più a rischio di altre, principalmente perché sottoposte a carichi di lavoro più gravosi e ripetitivi.
L’usura colpisce tutte le componenti della vettura, in proporzione all’utilizzo a cui sono destinate e allo stile di guida del possessore. Vediamo quali sono le parti dell’auto statisticamente più soggette a guasti e criticità di varia natura.
Cosa si rompe più spesso?
Nel paragrafo che segue, andremo a elencare le componenti meccaniche che si rompono più spesso in un’auto. L’elenco non segue un ordine statistico, ma va a individuare i guasti che si verificano con maggior frequenza su un’utilitaria che percorre mediamente 15.000 km all’anno. La lista tiene conto di auto a benzina, diesel e ibride. Per le auto elettriche, data la loro scarsa diffusione, ancora non disponiamo di dati statistici rilevanti.
Frizione
La componente soggetta a usura per eccellenza. La frizione si compone di materiali di attrito che vengono sollecitati non solo durante i cambi marcia, ma anche durante la normale percorrenza con rapporto innestato, seppur in maniera inferiore. Può capitare di doverla sostituire anche due volte, nell’arco di vita utile della vettura.
Batteria
La batteria è un’elemento che va sostituito con una certa frequenza, durante la vita utile della vettura. I moderni sistemi Start&Stop contribuiscono ad aumentare la durata degli accumulatori dotati della stessa tecnologia. Se le batterie tradizionali duravano di meno, è anche vero che in caso di cali di tensione potevano essere collegate a un booster per garantire qualche partenza in più, prima di morire definitivamente.
Le batterie Start&Stop, una volta arrivate a fine carriera, vanno sostituite e non posso né devono essere ricaricate. Se rimante con l’auto in panne, evitate di riavviarla usando i cavetti e un’auto donatrice di energia elettrica: con queste batterie il sistema non funziona e potreste causare gravi danni all’impianto elettrico.
Servosterzo e scatola dello sterzo
Soprattutto nei sistemi a idroguida con servocomando elettrico, non è raro trovarsi con lo sterzo bloccato. La causa del malfunzionamento è spesso da ricondursi a un problema di natura elettrica. L’intervento risolutivo nella quasi totalità dei casi consiste nel sostituire l’intera scatola dello sterzo.
Cambio
Il cambio manuale risente molto dello stile di guida, così come la frizione. Se trattato bene, un buon cambio dura quanto l’auto senza la necessità di interventi manutentori importanti. Col tempo, si possono usurare i sincronizzatori: le marce tenderanno a grattare in inserimento, soprattutto in scalata.
I moderni cambi automatici hanno bisogno di più attenzioni in officina: il cambio olio va fatto di frequente per evitare che il lubrificante sporco vada a ostruire gli attuatori responsabili del cambio marcia. Se la frizione è a bagno d’olio, i controlli dovranno essere più frequenti: il materiale d’attrito dei dischi frizione va a sporcare il lubrificante accorciando la vita utile di attuatori e rapporti.
Centralina
La centralina elettronica è il vero cervello delle auto moderne. Le vetture sono dotate di più unità destinate al funzionamento del veicolo. Le centraline possono causare malfunzionamenti o falsi allarmi, e per la riparazione c’è bisogno di strumenti diagnostici avanzati. I lavori in questo senso possono essere dispendiosi e delicati, meglio portare l’auto da uno specialista o nella rete assistenza ufficiale del marchio.