La carriera diplomatica è molto affascinante e permette di viaggiare tanto, confrontarsi con realtà e culture diverse e mediare in situazioni anche critiche per proteggere le posizioni dell’Italia e garantire pacifici rapporti con tutte le nazioni. Richiede però una formazione accademica e un lungo percorso fatto di tirocini, esperienze lavorative e varie competenze. Dal punto di vista economico è molto soddisfacente e nella maggior parte dei casi permette un tenore di vita elevato.
Per entrare in diplomazia bisogna innanzitutto seguire un percorso universitario e poi aggiungere alla laurea anche corsi post-laurea, continui aggiornamenti e prepararsi al concorso per iniziare la scalata alle varie posizioni a cui si aspira.
Il settore diplomatico sta inoltre lavorando su una maggiore parità di genere tra la rete diplomatico-consolare e il personale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI).
Secondo i dati del Ministero, il 31% di chi lavora in diplomazia è donna e dal 2000, grazie alla convenzione ONU 1325 “Donna, pace e sicurezza”, il ruolo delle donne è stato enfatizzato riconoscendo le abilità di mediazione e il ruolo di pacificatrici nei conflitti.
Un lavoro dunque che assicura molti stimoli e che è sempre aperto al confronto e al dialogo.
Scopriamo insieme come formarsi per tentare la carriera diplomatica.
Carriera diplomatica
Vediamo quali sono gli step più importanti per questo tipo di percorso professionale.
La formazione universitaria
Il primo passo per procedere poi con la carriera diplomatica è la laurea. Le facoltà più indicate sono scienze politiche, giurisprudenza, economia e relazioni internazionali. Ci sono però anche altri corsi di studio che permettono comunque di acquisire le competenze necessarie per intraprendere questo percorso professionale. Se è di certo necessario conoscere bene cultura, storia, geopolitica e diritto internazionale altrettanto importanti saranno soft skills come la capacità di parlare in pubblico e essere in grado di sostenere responsabilità importanti e lavorare in team.
Carriera diplomatica: le competenze trasversali
Alla laurea in discipline affini alla carriera diplomatica è ovviamente necessario associare la conoscenza della lingua inglese, lingua franca per comunicare nel mondo e, quando si riceverà un incarico in un paese straniero, anche una seconda lingua straniera. Per completare le conoscenze in ambito istituzionale, è consigliata l’attività formativa di un master in relazioni internazionali, che si può ottenere anche iscrivendosi ad un’università telematica come Unicusano che permette di seguire le lezioni comodamente da casa grazie alla didattica e-learning. Altre doti necessarie per avere più chance in questa tipologia di lavoro sono: la disponibilità a viaggiare, la capacità di adattarsi a situazioni anche molto diverse rispetto a quelle abituali, la propensione al problem solving ed un eccellente spirito critico. Sono tutte abilità che si possono allenare con corsi specifici ed esperienza sul campo come ad esempio tirocini all’estero o gli stessi progetti Erasmus.
Carriera diplomatica: il concorso
Una volta ottenuti tutti i titoli di base, arriva il momento di prepararsi per il concorso. Per tentare la carriera diplomatica c’è una sola possibilità all’anno. Tra aprile e maggio di ogni anno viene infatti indetto il concorso pubblico per il profilo di Segretario di Legazione in prova, il primo grado della carriera diplomatica. Tra i requisiti principali c’è un’età non superiore ai 35 anni, che può essere innalzata di 3 anni per casi specifici, titolo accademico indicato nel regolamento, cittadinanza italiana e godimento di tutti i diritti politici. Il percorso prevede: test attitudinale, valutazione dei titoli, cinque prove scritte, una orale ed eventuale prova di lingua.